Una storia per raccontare l’autismo ai bambini


Oggi, 2 Aprile, ricorre la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo e in virtù di promuovere tale consapevolezza vorrei raccontarvi di una storia, quella scritta da Davide, sviluppata all’interno del suo progetto di tesi di laurea magistrale.
Parlare ai bambini dell’autismo, così come ai grandi, non è facile, ma a volte semplici strumenti possono aiutarci a comprendere grandi significati, la fiaba è uno di questi.

Si tratta di una fiaba scritta da Davide, ragazzo autistico che vuole avvicinare alla sua storia tutti, raccontando le difficoltà che ha incontrato nel suo cammino, ma anche come è riuscito a vincerle.


“L’unicorno triste” è una fiaba illustrata che affronta il tema dell’autismo infantile e si rivolge ai bambini di cinque-sette anni, per avvicinarli alla diversità attraverso il racconto.
Tutto inizia con una una nonna che racconta alla nipotina la fiaba dell’unicorno triste, che si comporta in modo diverso dagli altri unicorni e che attraverso l’aiuto di una saggia tartaruga riesce a essere compreso e accettato dalla sua comunità.


“Il re di quella landa era Grande Unicorno. Egli aveva avuto tanti figli, ed erano tutti belli, leggiadri, coraggiosi e fieri come principi. […] Ma un bel giorno nacque un piccolo unicorno, che non era come gli altri. Poichè non sorrideva mai, tutti lo chiamavano  l’Unicorno Triste. […]La mamma, triste, non sapeva cosa fare! Era così bello! Eppure così diverso dagli altri.”





Ma perché Davide la racconta e utilizza gli animali per farlo?

Come lui stesso spiega la scelta origina dalla sua esperienza personale di soggetto autistico.
Il mondo degli animali lo aveva sempre appassionato e l’unicorno è stato fin da sempre il suo animale preferito, per eleganza, dignità, maestosità e magia.

Inoltre, i vivaci colori pastello delle illustrazioni fanno da cornice ad una metafora semplice ma potente, che rende grande una piccola storia; perché non è mai troppo presto, o troppo tardi, per imparare che il riconoscimento della diversità come valore è il primo vero passo verso l’integrazione.



Una storia che racconta la diversità senza paura, che aiuta a conoscere l’autismo senza spaventare e senza falsi miti.

L’autismo spiegato con parole semplici e significative. Parole che servono per creare informazione, per dare un’immagine reale di cosa sia l’autismo. Perché purtroppo ancora oggi, un numero troppo grande di persone ha un’idea dell’autismo che non corrisponde alla realtà. Spesso queste false credenze, si basano sulla paura di non riuscire a relazionarsi con le persone con lo spettro autistico.


Questa storia permette di abbattere il muro della disinformazione per vedere oltre; oltre quelle false credenze che occludono la vista.
Ci consente di aprire gli occhi e con consapevolezza scoprire ciò che si nasconde dietro la parola AUTISMO: autenticità, unicità e intelligenza.



Spero che questa storia aiuti a sensibilizzare uomini, donne e bambini ad amare la diversità perché dona colore alla vita. Amiamo la vita e amiamo tutto ciò che la rende così varia e colorata!

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