I benefici della Mindfulness per i bambini

Abbiamo spesso sentito parlare di Mindfulness associando questo termine a vari ambiti, da quello lavorativo a quello scolastico, una pratica molto diffusa negli ultimi anni che coinvolge adulti ma anche bambini.
Mindfulness è una parola inglese che vuol dire consapevolezza ma in un senso particolare, cioè indica una speciale attenzione verso il mondo che ci circonda, o meglio un modo non giudicante per coltivare consapevolezza dell’esperienza del momento, del qui ed ora.
Dunque possiamo affermare che la pratica della Mindfulness ruota attorno a due concetti fondamentali: quello di consapevolezza e quello di concentrazione.

  • La consapevolezza non è altro che la capacità di agire più possibile in modo intenzionale, dirigendo uno sguardo puntuale ma non giudicante a ogni cosa si faccia, si dica e si pensi.

  • La concentrazione, invece,  è lo sforzo positivo della mente che si allena per dirigere l’attenzione verso il suo oggetto in maniera pura, senza l’interferenza del pensiero che risente dell’esperienza passata o delle proiezioni sul futuro.



Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness significa:

porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante.
La Mindfulness è, quindi, una disciplina che insegna a coltivare l’attenzione in modo saggio, salutare e pulito.



La Mindfulness è sostanzialmente una pratica articolata sulla meditazione, un allenamento fondato su esercizi specifici che coinvolgono il corpo e l’attenzione, il cui fine è coltivare l’abitudine alla consapevolezza per conseguire uno stato mentale più incline alla soddisfazione e alla felicità.
A praticare questa forma di meditazione che fa bene a mente ed anima si può iniziare fin da piccoli, infatti, già a partire dai 5-6 anni i bambini possono iniziare ad approcciarsi alla mindfulness, riuscendo così a trarne tantissimi vantaggi. Attraverso di essa i bambini sviluppano la capacità di tenere a bada le emozioni negative e l’ansia, aiutandoli, tramite esercizi o attività, a stimolare la loro attitudine a concentrarsi sul presente.

Nella fattispecie alcuni studi scientifici hanno evidenziato come la mindfulness sia molto utile per i bambini perché:

  • migliora la salute mentale e il benessere psicofisico;

  • attenua gli effetti del bullismo (Zhou, Liu, Niu, Sun e Fan, 2016);

  •  migliora l’attenzione nei bambini con ADHD (Zhang et al., 2016);

  •  riduce i problemi di attenzione (Crescentini, Capurso, Furlan, e Fabbro, 2016);

  • potenzia le abilità sociali e il controllo delle proprie emozioni.



Strategie utili per praticare la mindfulness con i bambini

 Prima di ogni cosa è necessario chiarire che la mindfulness per bambini non si limitata soltanto ad insegnare loro a meditare, a rilassarsi o a respirare, ma va ben oltre; in quanto questa è legata a tutti gli aspetti della nostra vita, ovvero all’alimentazione, al lavoro, al mondo relazionale e a tanto altro. Parlare di strategie significa infatti, parlare di un filo conduttore che lega tutte le attività che si andranno a proporre ai nostri bambini affinché questa filosofia si integri nel loro stile di vita, a partire dalla tenera età.

Per introdurre la mindfulness ai bambini bisogna partire con l’insegnare a sentire il proprio corpo, assumendo delle posture tali da instaurare questo primo contatto. Per attirare l’attenzione dei bambini, è possibile dire loro che assumere pose divertenti può farli sentire più forti, coraggiosi e felici.
Vi chiederete quali posture proporre per iniziare?
Vi suggerisco di iniziare piano proponendo le più classiche, come ad esempio la posizione del fiore di loto, dell’albero o ancora della farfalla. Queste sono considerate tra le più semplici per iniziare, un primo contatto meditativo col corpo che inoltre diverte tanto i bambini. Potete trovare una maggiore guida riguardo alle posture nel mio edu-kit per il potenziamento dell’autostima, insieme a tanti altri esercizi utili a riflettere su di sé e sul proprio corpo.


Un altro modo per continuare ad esercitarsi quotidianamente a riflettere su ciò che accade nella propria vita è proporre ai bambini di stilare un diario, in cui annotare fatti ed eventi che hanno provocato in loro emozioni piacevoli o sgradevoli.
Un esercizio che aiuta molto a maturare una maggiore consapevolezza degli eventi e delle proprie emozioni.
Potete pensare di realizzare il diario insieme ai vostri bimbi, stampando le pagine del kit Flashcards e diario delle emozioni, al cui interno trovate le pagine per costruire il diario e le flashcards per imparare, giocando, a riconoscere le emozioni.



Infine vi propongo un’altra attività che può essere svolta con facilità, passando inoltre un pò di tempo all’aria aperta che giova tanto ai bambini, mi riferisco all’esercizio Safari, un altro modo divertente per aiutare i bambini a imparare la mindfulness. Questa attività trasforma, infatti, una normale passeggiata quotidiana in una nuova eccitante avventura.
Basta spiegare loro l’attività del safari e che il loro obiettivo è notare quanti più uccelli, insetti, scarafaggi possibili; tutto ciò che cammina, striscia, nuota o vola è di loro interesse e così facendo dovranno concentrare e “mettere alla prova” tutti i sensi per trovarli, specialmente gli animaletti più piccoli (Karen Young, 2017).
Questo esercizio oltre a divertire tantissimo produce nei bambini uno stato di consapevolezza e di radicamento nel presente.


Si tratta di piccole strategie che possono aiutare bambini e adulti a vivere la vita con consapevolezza, autocontrollo, motivazione e serenità.
 Il mio invito è quello di incoraggiarli a essere sempre ricettivi a tutto quello che li circonda e a tutto quello che accade, non importa quanto piccolo o insignificante possa sembrare perché ogni minimo particolare può aiutarli ad alzare l’attenzione sulla loro vita e formare la loro personalità.
La mindfulness per bambini, dunque, ha come obiettivo principale suscitare la loro curiosità, la loro attenzione. Fare in modo che il loro senso di meraviglia non finisca mai, così come il loro interesse nel connettersi con l’esterno da un interno più rilassato, più reattivo e sicuro di sé.

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