Legalità: un’ideale che si coltiva da piccoli


Molto spesso agli educatori, insegnati e genitori, ci si sente chiedere: “cos’è la legalità?”
Una domanda alla quale non è facile rispondere con esaustività, specie se a chiedercelo sono proprio i bambini. All’apparenza può sembrare un concetto, astratto e difficile da comprendere per un bambino, ma ciò non è a fatto così! In quanto i bambini, anche se piccoli, comprendono la differenza tra ciò che è giusto e tra ciò che invece non lo è, una distinzione quasi naturale che accompagna la genuinità innata dei bambini.

Ma allora come rispondere alla domanda del bambino/a, ragazzo/a che spesso ci prende alla sprovvista?

Per prima cosa dovremmo interrogarci noi adulti sul significato del termine legalità e su ciò che facciamo o non facciamo per trasmettere questo ideale agli altri.

Questo presupposto di base ci porta ad una prima considerazione, ovvero all’idea che la legalità in fondo non si possa spiegare seguendo un modello valido e universale ma piuttosto si coltiva a partire dall’infanzia, attraverso semplici gesti quotidiani.

L’educazione alla legalità, come chiarisce in un articolo Antonella Bonovaglia, avviene ogni volta che accogliamo un amico. Ogni volta che ascoltiamo gli altri senza prevaricarli con le nostre ragioni. Ogni volta che costruiamo rapporti umani basati sulla valorizzazione delle differenze. Insegnare la legalità significa insegnare a essere empatici, a conoscere se stessi e gli altri, a vedere negli altri dei possibili amici. Una classe dove si vive l’incontro con l’altro come preziosa occasione di scambio, dove si è ospitali, gentili, aperti, in cui si respira la legalità.

In fondo quando educhiamo non pratichiamo forse la legalità? Educare è più che insegnare, è coltivare nei bambini idee, valori positivi, empatia, apertura verso il prossimo, fiducia, speranza, gentilezza, rispetto e consapevolezza affinché crescano come arbusti forti e resilienti, resistenti ad ogni forma di ingiustizia e di illegalità.

“la mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia”

Questa è la frase pronunciata dal magistrato Caponnetto alcuni anni fa, una frase che rende ancora più evidente l’importanza che l’educazione e la scuola assumono nella formazione dei bambini, potenziali adulti del domani nonché futuri cittadini responsabili, onesti e soprattutto liberi.
Queste parole dovrebbero incoraggiare ad intendere l’educazione come sinonimo di legalità, che rende liberi uomini e donne dalla corruzione, dall’omertà e dalla criminalità.

Coltivare la legalità significa valorizzare il bene comune e la responsabilità a partire dal buon esempio che attraverso la pratica educativa induce alla riflessione tutti quanti.

A conclusione di questo articolo voglio presentarvi la risorsa educativa “l’albero della legalità” progettata per aiutare bambini e ragazzi a riflettere sulla legalità. Puoi scaricarla gratuitamente cliccando sul link in basso.



La risorsa educativa è stata progettato con l’obiettivo di:

  • stimolare la riflessione sulla legalità
  • promuovere il pensiero critico



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