Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 estende a tutto il Paese le misure restrittive per contenere il propagarsi del COVID-19. Questa misura precauzionale ci catapulta in una nuova realtà, con nuove abitudini. L’importante, però, in questo momento, è mantenere la serenità ed osservare le regole. Facciamolo per noi stessi e per i nostri cari.
Anche noi professionisti dell’educazione non possiamo esimerci dalla responsabilità del nostro ruolo, quindi, anche se a distanza, attraverso i mezzi fornitoci dal mondo tecnologico, possiamo fare qualcosa per i nostri piccoli, per convincerli a continuare ad andare avanti e crescere nonostante le misure di sicurezza ci impongono di restare a casa. Noi tutti, educatori e pedagogisti, siamo uniti per un fine comune: quello di aiutare famiglie, bambini, grandi e piccini a superare questo momento delicato nel miglior modo possibile, sfruttando ogni canale comunicativo e ogni mezzo per promuovere il senso di comunità e la responsabilità. Il tutto fornendo mezzi creativi, alternativi, idee per far pesare meno ai nostri bambini e agli stessi genitori questa “forzata” permanenza in nome della salute comunitaria. Un piccolo sacrificio che vede coinvolti tutti, ma funzionale ad ottenere un bene più grande: la tutela e la salute della comunità italiana e mondiale.
L’hashtag #IORESTOACASA che ormai sta spopolando sui social è l’esempio palpabile che questo messaggio di unione per il bene e la salute della comunità è arrivato forte e chiaro, ma per vincere dobbiamo accoglierlo tutti quanti, nessuno escluso. Il nostro compito in qualità di professionisti è quindi quello di promuovere e sostenere le relazioni umane, non possiamo fermarci e dobbiamo fare del nostro meglio per vincere questa battaglia, l’arma più potente è restare uniti, seppur lontani.
Per affrontare quindi questo lungo periodo che ci attende bisogna pensare a nuovi modi per intrattenere noi e i nostri bambini. Nel primo articolo “l’educazione ai tempi del coronavirus”, avevo già affrontato l’importanza della prevenzione e dell’informazione, anche fra i più piccoli. Avevo, inoltre, avanzato delle proposte di attività da svolgere con tutta la famiglia, parlando nella fattispecie dei giochi da tavolo.
Qui, invece, vi consiglierò alcune attività e giochi creativi da fare in casa, adatti a bambini più piccoli, rivolgendomi alla fascia tra i 2 e i 7 anni, attraverso il lavoro svolto da una nostra collega.
La pedagogista Alessandra, a tal proposito ha realizzato un piccolo prontuario di idee, attività e giochi da fare in casa con i bambini, che voglio condividere con voi perché lo considero molto interessante ed ideale per ottenere spunti creativi. Trovate di seguito il link per scaricarlo.
Nella fattispecie queste attività vogliono essere delle proposte educative da prospettare ai nostri bambini durante la loro “forzata” permanenza in casa, stando sempre attenti al rispetto dei loro tempi e bisogni di crescita. L’idea è quella di utilizzare materiali di riciclo e naturali, come bottiglie di plastica, giornali, sassi, rami e foglie. Tutto per mettere in moto la loro creatività attraverso il gioco, allontanando angosce e paure.
E proprio la creatività rappresenta una caratteristica fondamentale per chi si occupa di educazione e formazione, specie se si ha a che fare con bambini molto piccoli e ancora in via di sviluppo, poiché si configura come un processo che nasce dalla conoscenza ed è mediata dall’esperienza. Bisogna fin da subito chiarire che quando parliamo di creatività non ci riferiamo a un talento o un’abilità disponibile a pochi ma piuttosto ci si riferisce ad una condizione innata, che ogni essere umano possiede fin dalla nascita e la esercita nel momento in cui si apre alla relazione tra mondo interno e mondo esterno; è per tale ragione, dunque, che questa va alimentata e continuamente stimolata grazie all’utilizzo dei sensi, del movimento e del gioco. In quanto processo che va alimentato, la creatività permette a chi la esercita di trovare soluzioni nuove e originali a problemi che sembrano impossibili da risolvere, consentendo di liberarsi dalle paure e di creare dall’informe nuovi mondi a cui aprirsi. Secondo lo psicanalista Winnicott la creatività rappresenta il punto cardine da cui partire nel processo di crescita e di formazione del bambino in quanto è considerata come componente costitutiva per la costruzione della sua identità futura. Infatti, essere creativi coincide per lui con l’essere vivi, si riferisce cioè al sentire, all’essere empatici e all’aprirsi alle emozioni e alle relazioni e implica anche la creazione del vero sé.
Dunque, è essenziale che i bambini vivano l’esperienza di movimento e di esplorazione con il gioco libero perché permette loro di dar sfogo all’immaginazione e alla creatività, ad esempio iniziando col dare un significato nuovo ai materiali naturali e destrutturati che questi utilizzano per le loro attività. L’assenza di giocattoli o altri materiali strutturati incoraggia i bambini a dare un valore aggiunto a ciò che creano e di dar sfogo alla fantasia, ma sopratutto riscoprono il senso vero della relazione con gli altri, ossia giocare o dialogare per il piacere di stare insieme.
Importante è quindi comprendere il valore che la creatività assume nei bambini perché questa determina la costruzione del Sé e dell’identità, aspetti essenziali per una sana crescita psico-fisica. Ricordiamoci, inoltre, che stare in casa non implica necessariamente la mancanza di stimoli e di conseguenza l’arresto della creatività, piuttosto spetta a noi educatori e pedagogisti dare ai bambini la possibilità di trovare altri canali per tirarla fuori ed esprimerla.
Vi auguro buon divertimento e buona creativa permanenza in casa!