Letture del mese di Aprile


Questo mese vi consiglierò due testi davvero interessanti per chi vuole sapere qualcosa in più circa le emozioni e approfondire l’esperienza del lutto.

Vediamo un pò il primo testo, si tratta di Daniel Goleman col suo rinomato testo “Intelligenza emotiva“.
Un’ottimo manuale, denso e corposo, per approcciarsi allo studio dell’intelligenza emotiva, in cui Goleman ci aiuta a capire e a governare le “abilità del cuore”, perché, “le passioni, quando ben esercitate, hanno una loro saggezza; esse guidano il nostro pensiero, i nostri valori, la nostra stessa sopravvivenza”. 

Le domande che fanno da guida alla lettura sono le seguenti:

“cosa vuol dire essere intelligenti? E, soprattutto, può aiutare a essere felici?”

Goleman prova a dare la sua argomentazione, spiegando il perché persone “molto intelligenti” falliscono in settori importanti della propria vita, versando nell’infelicità.

Egli descrive l’intelligenza emotiva come un insieme di competenze o caratteristiche che sono fondamentali per affrontare con successo la vita come, l’autocontrollo, l’entusiasmo, la perseveranza e la capacità di automotivarsi.


L’intelligenza emotiva, per Goleman, sta dunque nella mobilità del pensiero, nella sua

“capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e di gestire positivamente le nostre emozioni”.


Goleman nel testo fa riferimento allo stato di consapevolezza di sé che rende una persona in grado di riconoscere le emozioni quando queste sorgono.

Tale capacità è una delle basi dell’intelligenza emotiva perché l’abilità di identificare e gestire le proprie emozioni incrementa il livello di autoconsapevolezza dell’individuo e l’abilità di controllare e monitorare la propria vita.
Questa consapevolezza permette, infatti, all’individuo di compiere scelte consapevoli riguardo agli eventi della sua vita.



Per chi ancora non l’abbia ancora fatto ne consiglio assolutamente la lettura!


Intelligenza emotiva




Altro testo davvero interessante è quello scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini, dal titolo “Perché non ci sei più? Accompagnare i bambini nell’esperienza del lutto”

Un testo interattivo, affiancato dall’episodio della Melevisione (Rai Tre) «La sposa di Grifo», che nasce per aiutare genitori, insegnanti e educatori a sostenere e accompagnare i bambini nella dolorosa esperienza del lutto, nonché nella comprensione delle emozioni di dolore.

Si tratta di percorso rivolto a genitori ed educatori, ma pensato per aiutare i più piccoli a superare la paura della morte, poiché il modo migliore per farlo è conoscerla.
Infatti, se adeguatamente spiegata dagli adulti, con attività o storie pensate appositamente, può essere compresa e resa tollerabile agli occhi dei bambini, trasformando così il dolore in occasione di crescita.

Come nella vita reale, anche nel Fantabosco i magici personaggi vivono sfide quotidiane, devono affrontare e risolvere problemi, si devono aiutare quando incontrano una difficoltà. Nel Fantabosco si gioca e si lavora, si ride e si piange, si ama e si soffre, ci si incontra e ci si lascia.
L’episodio della Melevisione “la sposa di Grifò”, corredata al libro, consentono di progettare percorsi educativi per bambini, aiutando insegnanti e genitori ad affrontare con i propri studenti o figli situazioni della vita complesse, per le quali non esistono risposte esatte o soluzioni facili, come nel caso specifico del lutto e del dolore della perdita.

La collana Storie del Fantabosco è un’innovativa proposta educativa realizzata secondo i principi della Narrativa Psicologicamente Orientata, finalizzata alla promozione delle life skills e dell’educazione emotiva in età evolutiva.


Il filo conduttore che attraversa il testo è quello di operare verso una metamorfosi del dolore, cioè essere in grado di trasformare il dolore in occasione di crescita personale, aumentando anche la propria consapevolezza emotiva.

Si tratta di un impresa possibile che esige un cambiamento della società tutta, in quanto, implica rompere il tabù della morte e necessita di maggiori competenze emotive, poiché, solo in questo modo, è possibile trovare nuove strade, nuovi linguaggi e strumenti per educare i bambini al suo significato profondo.



Spero che queste letture vi siano di aiuto per arricchire le vostra formazione personale oltre che professionale, per me sono state di grande ispirazione.


Buona lettura e buona formazione.

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