Noi tutti quando pensiamo alla parola “papà” abbiamo in mente un idealtipo, un’immagine chiara di chi sia, ma spesso non sappiamo definirlo a parole, non sappiamo darne una definizione univoca, sappiamo solo che quell’immagine di padre che abbiamo nella nostra mente esiste e che, in un modo o nell’altro, fa parte della nostra vita.
In una data come questa, 19 marzo, in cui si festeggiano tutti i papà del mondo, non possiamo che provare a capire insieme cosa significhi essere padre, rispondendo alla domanda: “chi è papà?”.
Se cerchiamo su Google la parola “papà” ciò che viene fuori è subito una definizione di Wikipedia che dice:
“Il padre è il genitore maschio di uno o più figli”
Una definizione chiarissima, semplice, ma forse non sufficiente, perché ciò non basta a definire un Papà! Perché essere padre significa tante cose e non potrebbero bastare pagine intere per descriverlo
Papà è colui che cresce il proprio figlio/a con un amore incondizionato e profondo, proteggendolo da ogni avversità. Essere papà è una scelta oltre che un dono, significa vivere sapendo di avere una responsabilità più alta verso un’altra vita.
Un papà è un uomo di qualsiasi età, razza, orientamento sessuale, che si prende cura di un altro essere umano e non importa se sia un essere umano “generato” direttamente da lui oppure no. Rappresenta per il proprio figlio la fermezza, la direzione, la protezione ma anche il gioco, lo scherzo, l’allegria e la spensieratezza. I papà, sembrano diversi, ma in realtà sono quasi tutti uguali, dei supereroi che possono anche sbagliare, senza però mai perdere il loro amore per i figli.
E questo amore così puro lo si può vedere dal fatto che essere un papà significa dover iniziare a giocare proprio nel momento in cui avevi deciso di metterti sul divano a riposare; significa sentirsi dire “Quanto è bello! E’ uguale alla mamma!” ed essere fiero che sia così.
Essere un papà significa pentirsi per tutto il tempo che passi al lavoro senza di lui/lei e aspettare con ansia di tornare a casa con la voglia di riabbracciare tutta la famiglia; significa dare un bacio ai propri figli anche mentre dormono per salutarli la mattina presto prima di andare al lavoro; significa preferire la loro felicità alla propria.
Essere un papà significa vedere crescere i propri figli e lasciarli liberi di vivere la loro vita guidando sempre da lontano i loro passi, ed essere lì, pronti a proteggerli ogni volta che cadranno o si feriranno; significa sostenerli nelle loro scelte di vita, di studio, pur continuando a sbagliare il nome del loro corso universitario perchè troppo difficile da ricordare; significa sopportare il dolore di vederli crescere e andar via pur pensando che sia giusto che questi si costruiscano un futuro, anche se lontano da casa.
Essere un papà significa impegnarsi al massimo per tutta la vita perché non gli possa mancare mai niente e allo stesso tempo quando sarà grande sentire la mancanza della palla, dei colori, dei calci, dei giochi, delle passeggiate fatte insieme le domeniche; perché essere un papà è un grande dono, che tutti dovrebbero apprezzare e preservare.
Sentirsi padre non è di certo facile e istintivo ma è il miglior regalo che ogni uomo possa fare a se stesso, perché ti riempie il cuore.
Si tratta di un ruolo complesso, spesso si sbaglia e non ci si sente all’altezza, altre volte invece ci si stupisce di quanto basti poco per comprendere i propri figli, perché in fondo chiedono soltanto di essere amati, riconosciuti e apprezzati.
Per cui dico che non esiste il manuale del padre perfetto perché di fatto non esiste la perfezione.
Esistono soltanto i papà, che giocano, amano, proteggono, insegnano e si arrabbiano. Ma in fondo, per noi restano sempre i migliori, coloro i quali ci ispiriamo per crescere.
Auguri a tutti i papà del mondo che leggeranno questo articolo e si riconosceranno nelle mie parole. Padri vivete questo meraviglioso dono e dite ai vostri figli quanto gli volete bene!
Con un pensiero e un augurio speciale al mio!